Testata PBM

Il Centro Nazionale Sangue (CNS) sta promuovendo dal 2012 – in linea con la
Risoluzione WHA63.12 del 21/05/2010 dell’Organizzazione Mondiale della

Sanità – il Patient Blood Management (PBM), una strategia diretta a predisporre
"metodi e strumenti innovativi e più efficaci per garantire l’appropriatezza della
gestione, organizzativa e clinica, della risorsa sangue".
Il Patient Blood Management (PBM) è una strategia multidisciplinare e multimodale che mette al centro la salute e la sicurezza del paziente e migliora i risultati clinici basandosi sulla risorsa sangue dei pazienti stessi. Questo approccio riduce in modo significativo l’utilizzo dei prodotti del sangue, affrontando tutti i fattori di rischio trasfusionale modificabili ancor prima che sia necessario prendere in considerazione il ricorso alla terapia trasfusionale stessa. 
Gli obiettivi del PBM sono:



Miglioramento degli
outcome clinici
Prevenzione della
trasfusione evitabile
Riduzione dei costi
di gestione


PBM Only One
La via seguita dall’Italia comincia da 1.
Prescrivi 1 unità di sangue alla volta per ridurre il rischio di eventi avversi.

Per trattare l'anemia del paziente stabile non emorragico:
  • 1

    Adotta il Patient Blood Management per gestire la risorsa sangue del tuo paziente.
  • 2

    Quando c'è l'indicazione clinica trasfondi solo 1 unità di sangue per volta.
  • 3

    Rivaluta il tuo paziente prima di trasfondere una seconda unità di sangue.
Campagna informativa del CNS sulla terapia trasfusionale con l’utilizzo di una sola unità di sangue.
La premessa di una trasfusione evitabile consiste nell’attenta valutazione di rischi, benefici e possibili alternative che hanno determinato la decisione di trasfondere. Ogni trasfusione deve essere sempre il risultato di una scelta clinica indipendente i cui i benefici attesi superino i rischi correlati.

Pertanto, quando possibile, nei pazienti ospedalizzati e clinicamente stabili, non solo è raccomandata l’adozione di soglie trasfusionali restrittive ma, in caso di necessità trasfusionale, deve essere trasfusa una sola unità alla volta; la scelta relativa ad un’ulteriore trasfusione deve essere supportata da una attenta rivalutazione clinica del paziente, ricordando anche che il rischio trasfusionale aumenta con l’incremento del numero di unità trasfuse.

 Scarica il flyer della campagna 

 Scarica il comunicato stampa


Nel 2013 CNS inizia un progetto pilota a livello nazionale.
Nel 2013 il CNS ha dato avvio ad un progetto a valenza nazionale finalizzato a promuovere le prime applicazioni pilota del PBM in chirurgia ortopedica maggiore elettiva dell’adulto, attivando un partenariato tecnico-scientifico con cinque Società Scientifiche:

SIMTI - Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia;
SIAARTI - Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva
ANMDO - Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere
SISET - Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi
SIOT - Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia
Individuazione delle strategie e delle tecniche farmacologiche.
Il prodotto del lavoro condiviso di tecnici del CNS e delle citate Società Scientifiche ha portato alla produzione delle:
Raccomandazioni per l’implementazione del programma di Patient Blood Management - Applicazione in chirurgia ortopedica maggiore elettiva dell’adulto.
nelle quali vengono individuate, nell’ambito dei tre "pilastri" del PBM, le strategie e le tecniche farmacologiche e non farmacologiche in grado di ridurre il ricorso alla terapia trasfusionale allogenica e le evidenze scientifiche disponibili che le supportano per applicarle, inizialmente, ai pazienti candidati a interventi di chirurgia ortopedica maggiore elettiva e, in una fase successiva, ai pazienti afferenti alle altre aree assistenziali chirurgiche e mediche.
L'implementazione di questi percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali multidisciplinari, proprio per la migliore gestione della risorsa "sangue", è in grado di determinare un rilevante miglioramento qualitativo delle prestazioni erogate e un significativo contenimento della spesa sanitaria, con una riduzione del 10-20% dei costi del supporto trasfusionale.

Inoltre, la realizzazione di programmi personalizzati consente di evitare o ridurre le trasfusioni di sangue allogenico, garantendo a tutti i pazienti un miglioramento dell'outcome.
 

I tre pilastri del Patient Blood Management - Download



Questionario pre-ambulatorio - Download



Algoritmo per la diagnosi di anemia sideropenica -  Download



I progetti PBM attivi nel mondo sono:

Germania
Australia
UK
Canada
"Il Patient Blood Management: non solo una questione di ferro e anemia". Roma, 15 ottobre 2015 - UNA Hotel Roma. Promossa dalla Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia (SIMTI) in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue.

Guarda le interviste ai relatori intervenuti:

"Il Patient Blood Management: strategie operative in ostetricia e nel peri-operatorio / Patient Blood Management: strategies in obstetrics and in the peri-operative period

Scopri di più >>>
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Raccomandazioni

Raccomandazioni per l’implementazione del programma di Patient Blood Management. Applicazioni in chirurgia ortopedica maggiore elettiva dell’adulto

Scarica le Raccomandazioni
Linee Guida

Con il decreto del Ministro della salute 2 novembre 2015: "Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti" sono stati aggiornati, alla luce delle nuove acquisizioni scientifiche e in coerenza con le normative europee, i requisiti di qualità e sicurezza del sangue e dei suoi componenti in tutte le fasi del percorso cha va dalla selezione del donatore  fino alla trasfusione al paziente.
Il Decreto prevede che siano definiti e implementati, sul territorio nazionale, specifici programmi (Patient Blood Management) per la preparazione del paziente a trattamenti chirurgici programmati, sulla base di specifiche Linee Guida emanate dal Centro Nazionale Sangue.

 Linee Guida per il Programma di PBM



 

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